Questa mattina gli studenti e le studentesse che stavano
entrando a lezione alla Palazzina Einaudi si sono trovati ad assistere
all'ennesimo triste spettacolo di un volantinaggio del Fuan. Questi fascisti
del terzo millennio si fanno sempre notare quelle poche volte che si affacciano
timidamente in università: infatti sono sempre scortati da un massiccio
schieramento di polizia, che quest'oggi bloccava fisicamente agli studenti
l'accesso all'edificio. Anche questa mattina tutto quello che questi
fascistelli hanno ottenuto è stato di fare una pessima figura di fronte ad un
compatto presidio di studenti e studentesse antifascist*, ricevendo insulti e
uova in faccia.
In un momento di confusione due studentesse sono state
portate via dalla digos per aver strappato i volantini a questi quattro “eroi”.
Le due ragazze sono state successivamente perquisite e interrogate in questura
e a momenti dovrebbero essere rilasciate. Non ci stupisce il comportamento
delle forze dell'ordine, che sanno sempre da che parte stare e non perdono
occasione per manganellare e caricare gli studenti che non hanno paura di
alzare la voce e che non tollerano presenze di questo tipo nei propri luoghi di
studio.
Non è un caso che questi quattro conigli, completamente
assenti dalla vita universitaria e lontani dai reali bisogni di chi la
frequenta, escano allo scoperto in tempo di elezioni universitarie. Sperano
infatti di racimolare qualche voto facendo leva su contenuti xenofobi e
connotati dal più becero populismo (es. borse di studio prima agli studenti
italiani), quando è ben chiaro per chi vive il mondo della formazione che non
sono queste le risposte ai costi di vita sempre più elevati, alla sempre
maggiore precarizzazione dei nostri futuri e al progressivo smantellamento del
diritto allo studio a cui stiamo assistendo ormai da anni. Coloro che oggi
tagliano i fondi per l'università e le borse di studio sono proprio gli stessi
che ieri si schieravano fra le file del Fuan; ne è un esempio Umberto Trabucco, ultimo presidente
Edisu. Tutto normale insomma per chi cerca consenso studentesco nel tentativo
di insediarsi all’interno del senato accademico, conquistare quelle poltrone e
spartirsi miseri privilegi, per poi saltare dal trampolino di lancio e
approdare nel gettonatissimo mondo della
politica.
Noi riteniamo che la sola vera forza di cambiamento per un’università migliore e giusta sia la componente studentesca che dal basso si organizza autonomamente, senza rappresentanti o delegati, e risponde a questa politica cieca e disonesta che di noi se ne frega ormai da tempo. La risposta che continuiamo a dare a questo genere di provocazioni è la pratica quotidiana di un antifascismo militante che non lasci nessuno spazio, fisico o politico, ai fascisti.
Per questo oggi, dopo averli costretti alla fuga (dopo nemmeno un'ora di volantinaggio) ed aver attraversato il Campus universitario con un corteo spontaneo, abbiamo sanzionato la loro imbarazzante auletta. La nostra pazienza infatti era già stata portata al limite dopo le ultime scritte sessiste apparse sui muri dell'università.
Si conclude così la giornata di oggi... Un ultimo pensiero lo dedichiamo al rettore Ajani, che permette puntualmente a fascisti e polizia di disturbare e interrompere le nostre mattinate a lezione... Alla prossima!