giovedì 27 febbraio 2014

L'Università in crisi - Intervista ad Hobo

L'onda d'urto della crisi economica sul panorama italiano non ha certo risparmiato il mondo della formazione: riforme e decreti succedutisi negli ultimi anni hanno tagliato selvaggiamente sui finanziamenti e smantellato pezzo a pezzo l'università pubblica e le forme di welfare studentesco, a partire dalle borse di studio.
Tutto questo ha inciso e incide profondamente non solo sulle possibilità di accesso all’università (che vengono progressivamente ridotte, da ultimo anche tramite la nuova ondata di introduzioni del numero chiuso a corsi di laurea prima ad accesso libero) ma anche sulla percezione del soggetto studentesco rispetto all’attuale sistema della formazione.


Di fronte ad un’università ormai in macerie e privata di qualsiasi funzione di ascensione sociale, che condanna alla certezza di un futuro fatto di precarietà, quali sono le motivazioni con cui oggi migliaia di studenti decidono comunque di iscriversi? Quali sono i rapporti con il sistema della valutazione e della meritocrazia? Quanto la crisi ha inciso sulle condizioni materiali degli studenti e sulle loro possibilità di affrontare i costi sempre più alti della vita universitaria?
Ma soprattutto, quali possibilità di riscatto e spazi di conflitto si aprono in questo scenario?

Sono queste le domande con cui il collettivo bolognese Hobo ha avviato un lavoro di inchiesta sul soggetto studentesco per provare a leggere la situazione attuale e individuare possibili nuove tendenze di lotta che potranno aprirsi nelle facoltà.
Ai microfoni di Parole Ribelli abbiamo parlato dei risultati di questa inchiesta con Betta del collettivo Hobo: