La rivoluzione in Rojava e la guerra in Siria
Incontro pubblico con Davide Grasso, combattente italiano delle Ypg appena tornato dal medio oriente
Incontro pubblico con Davide Grasso, combattente italiano delle Ypg appena tornato dal medio oriente
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Davide Grasso è appena tornato dal Rojava, il
Kurdistan occidentale nel nord della Siria, dove ha combattuto nelle
unità di protezione popolare (Ypg) e nelle Forze Siriane Democratiche
(Sdf) contro l’Isis sul fronte di Raqqa e nella battaglia di Menbij tra
maggio e ottobre. Davide era partito un anno fa realizzando un reportage
dalla Turchia tra ottobre e novembre 2015, quindi a inizio febbraio si è
recato in Palestina, Iraq e Siria come corrispondente di infoaut.org e Radio Onda d'Urto,
realizzando decine di interviste e visitando i fronti di guerra,
rivolta e rivoluzione che interessano oggi quelle aree, divise tra
sostenitori della liberazione del Kurdistan o della rivoluzione
islamica, milizie settarie ed eserciti regionali e internazionali.
Il 3 settembre ha diffuso un video, realizzato dalla sua unità combattente, in cui ha denunciato le responsabilità europee (anche italiane) per la situazione in cui si dibatte la Siria, perdurante scenario di orrori e massacri. Questo incontro sarà un’occasione per tentare di rompere la coltre di disinformazione e censura che impedisce alle società occidentali di comprendere che cosa sta davvero accadendo in Kurdistan, in Siria e in Iraq, dove il livello di violenza e ingiustizia alimenta l’esodo di milioni di persone e l’odio di popolazioni sempre più “vicine” verso le nostre società e i nostri governi.
APPUNTAMENTO MERCOLEDI 30 NOVEMBRE H.17 NELL'AULA 37 DI PALAZZO NUOVO!
Il 3 settembre ha diffuso un video, realizzato dalla sua unità combattente, in cui ha denunciato le responsabilità europee (anche italiane) per la situazione in cui si dibatte la Siria, perdurante scenario di orrori e massacri. Questo incontro sarà un’occasione per tentare di rompere la coltre di disinformazione e censura che impedisce alle società occidentali di comprendere che cosa sta davvero accadendo in Kurdistan, in Siria e in Iraq, dove il livello di violenza e ingiustizia alimenta l’esodo di milioni di persone e l’odio di popolazioni sempre più “vicine” verso le nostre società e i nostri governi.
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