venerdì 22 gennaio 2016

Appello per la libertà di studiare


Lunedì 15/02 si terrà la conferenza stampa pubblica della campagna #LibertàDiDissenso #LibertàDiStudiare: invitiamo quindi tutti i firmatari dell'appello, i docenti, i ricercatori, gli studenti e i lavoratori dell'Università di Torino a questo importante momento divulgativo.

L'appuntamento è per le ore 12 davanti alla main hall del Campus Luigi Einaudi.

 
Aggiornamento del 6 Febbraio 2016:
Su richiesta di diversi firmatari scriviamo questa nota introduttiva all’appello per chiarire meglio fatti e contesti delle vicende, senza intaccare il testo già fatto circolare per rispetto di quanti e quante lo hanno sottoscritto nella prima versione.
Valeria, Luca e Mattia sono tre studenti dell’Università di Torino iscritti ai dipartimenti di Storia e CPS. Dal settembre 2015 sono sottoposti a misure cautelari preventive in attesa di giudizio: obbligo di dimora nel Comune di residenza, arresti domiciliari e arresti domiciliari con divieto di comunicazione con l’esterno.
Gli vengono contestati reati legati alle proteste contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione e a quelle contro manifestazioni razziste e xenofobe che si sono tenute dentro l’Università che frequentano o in città. In entrambi i casi si tratta di proteste che hanno visto partecipi migliaia di cittadini, in tempi recenti e nel corso degli anni; cortei e manifestazioni che si inscrivono nell’attività dei movimenti sociali.
Il fatto che siano in attesa di giudizio vuol dire che il loro processo non è ancora cominciato, che questi mesi sono passati senza che loro abbiano messo piede dentro un tribunale, se non per richiedere di poter frequentare i corsi universitari. Queste richieste sono state finora sempre respinte con la motivazione di voler spezzare i legami sociali creatisi nell’università e nella città. In alcuni casi sono stati autorizzati a sostenere gli esami, pedinati dalla polizia fin dentro le aule. Crediamo che questa sia una situazione di abuso ingiustificato: Valeria, Luca e Mattia non sono accusati (ricordando comunque come l’accusa sia una cosa, il giudizio un’altra) di reati gravi, né di reati associativi o di corruzione e concussione, cosa che accomuna invece molti dei soggetti contro i quali hanno protestato (si pensi all’operazione Minotauro o all’inchiesta sullo scandalo dei rimborsi che ha coinvolto i consiglieri regionali della Lega Nord dell’ex giunta piemontese).
Non c’è spiegazione ragionevole per l’atteggiamento punitivo e arbitrario tenuto dalla Procura nei loro confronti, se non la volontà di intimidazione verso coloro che esprimono dissenso e decidono di rendersi protagonisti di lotte e rivendicazioni collettive.
Con questo appello non chiediamo al mondo accademico di condividere le idee e le scelte di Valeria, Luca e Mattia ma in primo luogo di sottoscrivere e ribadire il principio per cui il diritto allo studio e alla formazione debba essere garantito a tutti. L’università di Torino è giustamente coinvolta in programmi di studio per i detenuti, perché a tre studenti (tra l’altro costituzionalmente presunti innocenti) dev’essere negata la frequentazione delle aule universitarie?

***
Siamo studenti e studentesse dell'università di Torino e con questo appello chiediamo che l'Ateneo, in tutte le sue componenti, prenda una posizione chiara a favore del pensiero critico, della libertà d'espressione, del diritto inalienabile a formarsi, studiare ed esercitare dissenso.

Da mesi ormai ad alcuni studenti di questo Ateneo viene negata la possibilità di partecipare alle normali attività della vita universitaria in tutti i suoi aspetti perché sottoposti a misure cautelari di vario genere: obblighi di dimora nei comuni di provenienza per gli iscritti non residenti, obblighi di firma o rientro a casa in fasce orarie prestabilite, arresti domiciliari. Ad essere sotto accusa è la loro partecipazione a manifestazioni di dissenso politico e a momenti di mobilitazione e auto-organizzazione, in alcuni casi anche all’interno della stessa Università.

Migliaia di persone in questi anni hanno protestato contro politiche inique e miopi, contro strategie di uscita dalla crisi dai costi insostenibili tanto in termini economici quanto ambientali e sociali. Valeria, Luca e Mattia – tre studenti iscritti all’Università di Torino - rientrano tra queste persone, e in particolare tra quei giovani che non hanno nessuna garanzia per il proprio domani, che pagano una crisi feroce, di cui non hanno responsabilità e che ogni giorno continua a restringere la loro possibilità di avere un futuro dignitoso. Per questo hanno scelto di fare di ogni aspetto della propria vita ambito di riflessione critica e di presa di responsabilità in prima persona: dalla richiesta di spazi per gli studenti dentro l'Università che frequentano, alle lotte ambientali per l'aria che respirano e il territorio che abitano, fino al rifiuto di retoriche razziste e xenofobe che seminano odio.

La gestione e la messa a tacere del dissenso con risposte all’insegna della militarizzazione stanno diventando una pratica pericolosamente ordinaria fuori e dentro l'Università. Un’escalation securitaria cui negli ultimi mesi abbiamo assistito anche all’interno del Campus Luigi Einaudi, con il ripetuto ingresso e intervento delle forze dell’ordine dentro il complesso universitario a difesa di gruppi e organizzazioni di stampo dichiaratamente fascista e xenofobo.

Le misure cautelari cui Valeria, Luca e Mattia sono sottoposti, inoltre, dovrebbero essere “adottate dall'autorità giudiziaria durante le indagini preliminari o nella fase processuale, al fine d'impedire che nel tempo necessario allo svolgersi del processo venga in alcun modo ostacolata l'attività giudiziaria”. Ci chiediamo come il poter frequentare delle lezioni all’Università (anche non obbligatorie), sostenere esami o avere la possibilità di vedersi e confrontarsi con professori e colleghi possano essere ritenuti ostacoli a un’attività giudiziaria che si vorrebbe “rieducativa” e che viene invece impiegata in un’ottica tutta punitiva, arrivando a negare il diritto a formarsi, esprimersi ed esercitare liberamente il dissenso.

Per questo chiediamo una presa di parola forte e inequivocabile da parte del mondo accademico. Crediamo che il ruolo dell'Università non debba essere quello di reprime le voci contrarie, ma invece di considerarle  un elemento importante nel confronto tra visioni differenti nel preservare la libertà di un sapere critico.

Affinchè a tutti sia garantita la possibilità di studiare chiediamo di sottoscrivere e far circolare questo appello.

Per aderire scrivere una mail liberta.studiare@gmail.com 

Primi firmatari:

 - Alessandro Ferretti (Ricercatore)
- Mariateresa Crosta (Ricercatrice)
- Mariangiola Dezani-Ciancaglini (Docente presso Dipartimento di Informatica)
- Gabriele Proglio (Professore all'Università El Manar di Tunisi e ricercatore all'EUI)
- Ilaria Bertazzi (Dottoranda Economia)
- Silvia Gattino (Ricercatrice Dipartimento di Psicologia)
- Cristina Gena (Professore Associato presso Dipartimento di Informatica)
- Andrea Guazzotto (Bibliocoop)
- Antonella Meo (Professore Associato presso Dipartimento di CPS)
- Alessandro Salza (Esternalizzato Biblioteche)
- Luca Bellone (Dipartimento di Lingue)
- Enrico Gargiulo (Università del Piemonte Orientale)
- Tommaso Bobbio (Docente a contratto presso Dipartimento di CPS)
- Irene Fattacciu (Dottoranda in Mutamento Sociale e Politico)
- Lia Viola (docente a contratto)
- Ugo Mattei (Docente presso Dipartimento di Giurisprudenza)
- Simone Bettega (Dottorando Dipartimento di Lingue)
- Sofia Venturoli (Ricercatrice presso Dipartimento di CPS)
- Paola Sacchi (Ricercatrice presso Dipartimento di CPS)
- Franca Balsamo (Professore emerito Dipartimento PCS Unito)
- Daniela Adorni (Ricercatrice Dipartimento di Studi Storici - Unito)
- Marco Scavino (Ricercatore Dipartimento di Studi Storici - Unito)
- Enrico Donaggio (Professore Associato Dipartimento di Filosofia - Unito)
- Rocco Sciarrone (Docente e Vice Direttore Dipartimento CPS Unito)
- Davide Petrini (Professore ordinario di Diritto penale, Università del Piemonte Orientale)
- Davide Sisto (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione)
- Luciano Allegra (Professore ordinario Dpt Studi Umanistici Unito)
- Giovanni Semi (Professore Associato, Dipartimento di CPS, Unito)
- Marco Albeltaro (Dottorando Dipartimento di Storia - Unito)
- Salvatore Cominu (ricercatore, AASTER)
- Pier Paolo Pittavino (Tecnico Unito)
- Andrea Fumagalli (docente di economia Università di Pavia)
- Martino Gagliardi (Professore Associato, Dip. di Fisica Unito)
- Davide Colombi (Dottorando presso Sistemi complessi per le scienze della vita - UniTo)
- Kollettivo Studenti Autorganizzati - Torino
- Last Laboratorio Studentesco di Torino
- Ilaria Magariello (Presidente Assemblea Regionale per il Diritto allo Studio Universitario)
- Cobas Scuola Torino
- SI Studenti Indipendenti di Torino
- Livio Sera (Rappresentante degli studenti PoliTo e Cda Edisu)
- Davide Codenotti (Presidente Ecovillaggi Italia)
- Luca Guerra (Avvocato penalista del foro di Roma)
- Noemi Alfieri (Dottoranda in Studi Portoghesi presso la FCSH - Universidade Nova de Lisboa)
- Elena Bellafemina (Psicologa e Psicoterapeuta in formazione)
- Luca Bocchini (stagista Thales Alenia Space)
- Gabriella Tabacco (Lavoratrice esternalizzata biblioteche - Unito)
- Marco Viola (Dottorando di Filosofia della mente e Neuroscienza cognitiva presso IUSS di Pavia)
- Simona De Simoni (Dottorato di ricerca Università di Torino - Université Paris X)
- Lorena Barale (Dottore di ricerca, Scuola Superiore di Studi Storici, RSM)
- Valeria Pinto (Docente Università di Napoli "Federico II")
- Silvia Nugara (Docente a contratto di Giurisprudenza Unito)
- Barbara Dorelli (medico specializzando - Università "La Sapienza" di Roma)
- Enrico Pasini (Professore associato, Università di Torino)
- Giuseppe Sergi (Professore Ordinario Dipartimento di Studi storici UniTo)
- Veronica Cavedagna (Dottoranda Université de Toulouse Jean Jaurès)
- Luca Anselma (Ricercatore Dipartimento di Informatica, UniTo)
- Serenella Iovino (Docente di Letterature Comparate, UniTo)
- Armando Petrini (Professore Associato Dipartimento di Studi Umanistici, UniTo)
- Norma De Piccoli (Professore ordinario Dipartimento di Psicologia, UniTo)
- Domenico Bosco (Professore Associato Dipartimento DISAFA, UniTo)
- Daniela Steila (Professore Associato Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione, Unito)
- Francesca Chiarotto (Dottore di ricerca in Studi Politici, UniTo)
- Maurizio Vivarelli (Professore associato Dipartimento di Studi storici, UniTo)
- Assunta Campanile (Educatrice)
- Emma Mana (Ricercatore Dipartimento Studi Storici - UniTo)
- Progetto Palestina
- Maddalena Cannito (Dottoranda in Social and Political Change, UniTo)
- Francesca Frediani (Consigliere regionale M5S)
- Luca Barbierato (Ricercatore presso Politecnico di Torino)
- Angelo d'Orsi (Professore Ordinario di Storia del pensiero politico - Dipartimento di Studi Storici UniTo)
- Eleonora Soliani (docente a contratto Università di Torino)
- Rita Romagnolo (personale tecnico amministrativo, UniTo)
- Michele Sugarelli (Dottorando in Fisica dell’università La Sapienza, Roma)
- CUB - Università di Torino
- Massimo Cappelli (RSU Unito)
- Silvia Landorno (RSU Unito)
- Stefano Demichelis (RSU Unito)
- Stefano Vannicelli (RSU Unito)
- Gabriella Gonella (Servizi di Supporto alla Ricerca, Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione - UniTo)