Questa mattina
nell'atrio di Palazzo Nuovo ha avuto luogo una partecipata assemblea
generale di studenti e lavoratori per confrontarsi sulla questione
amianto.
Fin da subito studenti e
lavoratori hanno richiesto lavori immediati per la messa in sicurezza totale
dell'edificio, a partire dalle aule e dal linoleum, rifiutandosi di vivere la
struttura fino a quando delle agenzie competenti non faranno i lavori.
Dall’assemblea è inoltre uscita forte la volontà di recarsi in rettorato a chiedere spiegazioni e risposte al
diretto responsabile di questa situazione vergognosa: il rettore Ajani!
Il nostro caro rettore infatti,
oltre ad aver espresso negli ultimi giorni l’intenzione di aumentare le tasse
universitarie, ha abilmente evitato di rispondere pubblicamente delle sue
omissioni, per le quali è al momento indagato dalla Procura di Torino. Proprio per
questo motivo gli studenti si sono diretti verso il rettorato chiedendo a gran
voce le immediate dimissioni di Gianmaria Ajani.
Più di cento persone,
fra studenti e lavoratori, hanno raggiunto compatte il rettorato, dove sono
entrate nell'ufficio del rettore, che (dobbiamo stupirci?) non c’era!
Dopo averlo dovuto inseguire per
il rettorato per ottenere un confronto frontale, Ajani ha prontamente iniziato
a tentennare e campare scuse di fronte alle domande scomode di chi nelle
facoltà piene di amianto ci passa tutte le giornate.
Secondo il rettore
l’amministrazione avrebbe prontamente ordinato le ispezioni a Palazzo Nuovo,
mentre tutta l’assemblea ha risposto che senza le indagini della Procura niente
sarebbe emerso. Entrando in evidente contraddizione con se stesso nel momento
in cui ha detto che "un’emergenza prevista è stata arginata” (come può
questa situazione essere un’emergenza, se da tempo l’amministrazione ne era a
conoscenza già da anni? come possono definirla un’emergenza e al tempo stesso
dire che siano necessari 30 giorni per l’approvazione da parte dell’A.R.P.A. del
progetto di bonifica della scala centrale, unico appaltato ad oggi), il rettore
si è alzato di fronte alle accuse di negligenza ed incompetenza degli studenti
ed è letteralmente scappato con la coda fra le gambe, incapace di rispondere di
fronte alle richieste di dimissioni immediate.
Incompetente e codardo il
rettore Ajani è fuggito dall’assemblea, inseguito dagli studenti per tutto il
rettorato, fino a quando non si è nascosto in un ufficio per dileguarsi senza
lasciare traccia. Interpretiamo questo gesto come un rifiuto del rettore di
confrontarsi ed assumere le sue responsabilità e conseguentemente di
dimettersi, nonostante ciò sarebbe la scelta più corretta e coerente da parte
di una figura pubblica, inevitabilmente responsabile nell’emergenza amianto,
tanto da essere indagato.
Di fronte alla
connivenza dell’amministrazione universitaria le nostre richieste sono chiare:
vogliamo che studenti e lavoratori possano monitorare costantemente i lavori in
corso a Palazzo Nuovo, a differenza di quanto è successo un anno fa quando è
stato nascosto il fatto che la rimozione del mastice degli infissi ha
comportato l’introduzione di amianto nei termoconvettori; chiediamo inoltre che
il resoconto della Spresal di Torino venga pubblicato e reso accessibile a tutti
gli studenti e lavoratori di Palazzo Nuovo.
Pretendiamo infine, a fronte
della sospensione per una settimana di lezioni ed esami, una soluzione
tempestiva e soprattutto un abbassamento delle tasse per gli studenti di Palazzo
Nuovo, oltre alla richiesta di garanzia che non ci siano disordini né
posticipazioni rispetto tanto all’attuale sessione di esami quanto a quella estiva.
Studenti e studentesse dell'Università di Torino