Il 1° Dicembre l'Università di Torino,
come ogni anno, porterà in scena la pantomima dell'inaugurazione dell'Anno Accademico.
Una
cerimonia che è un giorno di sfarzo contro i restanti 364 che invece
raccontano una storia completamente diversa, fatta di un'università in cui
regna il disservizio, in cui mancano gli spazi perché gli studenti mangino,
studino, s'incontrino adeguatamente.
Ecco
perché quest'anno suona ancora più odiosa la cantilena intonata dalla governance
universitaria. Infatti la cerimonia avrà luogo dentro la Nuova Aula Magna, il
nuovo fiore all'occhiello dell'ateneo. Un fiore costato 6 milioni di euro di
cui non sentiremo mai il profumo.
Eh già, infatti la Nuova Aula Magna (come
tutte le altre del resto) sarà aperta solo saltuariamente, in occasione di
eventi 'di pregio'.
Che non ci sia niente di prestigioso a seguire una lezione
seduti per terra o a frequentare facoltà che non hanno sede lo sappiamo bene,
dunque dal nostro punto di vista la scelta dell'università suona quasi come un
insulto, o comunque un messaggio molto chiaro: i vostri problemi qui non sono
la priorità, questa soglia non è qui perché voi la varchiate.
Questo
è inaccettabile a fronte dei sacrifici che ognuno di noi fa per accedere a
un'Università senza borse di studio o facilitazioni di alcun genere i cui costi
sono completamente sostenuti da studenti e famiglie che affrontano una crisi in
corso da anni.
L'università
invece di restituire alla comunità accademica e cittadina il Maneggio Chiablese
ci mette un lucchetto infiocchettato e la riserva per le grandi occasioni.
Per noi
invece l'occasione per costruire un'università a misura delle nostre esigenze è
ogni giorno!
Appuntamento lunedì 1 dicembre ore 9.30 alla Cavallerizza Reale per contestare l'inaugurazione dell'Anno Accademico!
(sulla nuova Aula Magna leggi anche: "L'inaugurazione del vuoto di Unito")