mercoledì 21 maggio 2014

Il debito degli studenti cresce più velocemente nelle università con le più alte remunerazioni dei dirigenti, gli studi lo dimostrano

Abbiamo deciso di tradurre un curioso articolo del New York Times che riporta un meccanismo frequente nelle università pubbliche americane: al crescere delle remunerazioni dei dirigenti segue un più alto debito studentesco.

Nelle 25 università pubbliche con le più alte remunerazioni dei dirigenti, sia il debito studentesco sia l’aggiunta del corpo docenti part-time crescono più velocemente rispetto alla media dell’università dal 2005 al 2012, stando ad una nuova ricerca condotta dall’Istituto di studi politici, un gruppo di ricerca di Washington di orientamento politico tendente a sinistra.

Lo studio “The One Percent at State U”, ossia sottotitolato - Come i dirigenti dell’Università traggono beneficio con l’ aumentare del debito studentesco e dei bassi salari facoltà del lavoro- ha esaminato la relazione che corre tra la paga della classe dirigente dell’università, il debito degli studenti e i bassi salari facoltà del lavoro nelle 25 università pubbliche con le più alte remunerazioni dirigenziali.

I co-autori, Andrew Erwin e Marjorie Wood, hanno scoperto che le spese amministrative nelle università in questione hanno superato l’erogazione per le borse di studio da più di due ad una soltanto. E mentre il numero del personale di facoltà è cresciuto, il numero dei docenti fissi è diminuito drasticamente.
Ms. Wood ha affermato che “l’elevata remunerazione dei dirigenti ovviamente non è la causa diretta del sempre più crescente debito studentesco o dei tagli alla spesa lavoro”- “Ma se riflettete circa questo aspetto in termini di distribuzione delle risorse, sembra essere solo la punta di un iceberg la cui base,e dunque altre problematiche, è molto più grande con le università le cui spese dirigenziali in relazione al numero di assistenti, delle rette universitarie e delle spese amministrative sono sempre più in aumento”.

Dalla crisi finanziaria del 2008, il report ha messo in luce come le alte sfere delle università più “generose” se la sono comunque cavata bene, spesso e volentieri a scapito di studenti e di docenti.
“Come i dirigenti di aziende e banche, anche i rettori delle università pubbliche hanno resistito all’indomani della crisi finanziaria dell’autunno del 2008 con minime o nessuna riduzione, in sfavore della collettività generale“ sostiene lo studio.
Mentre la remunerazione media della classe dirigente presso le università di ricerca pubbliche sono aumentate del 14 per cento dal 2009 al 2012 ad una media di $ 544. 544, in quel lasso di tempo la retribuzione per i rettori delle università prese in analisi sono aumentate di un terzo, ovvero pari alla cifra di $ 974.006.

L’indagine svolta dalla Cronaca annuale di Istruzione Superiore in merito alle remunerazioni dei rettori delle università pubbliche, ha scoperto che nove dirigenti hanno percepito un guadagno complessivo per più di $ 1 milione nel 2012-2013, in crescita da quattro nell’anno precedente e tre nel 2010-2011.
Lo stipendio medio dei 256 rettori di questo sondaggio era di $ 478.896, e quindi aumentato del 5 per cento rispetto all’anno precedente.
Ma, come rivela il Chronicle, i dirigenti erano certamente i soli fra i funzionari ad essere quelli più pagati. Gli insegnanti di educazione fisica compongono il 70 per cento degli impiegati delle università pubbliche percependo più di $ 1 milione l’anno precedente, e i dottori un altro 20 per cento del corpo universitario.
Come nella maggior parte degli anni precedenti, lo stipendio di E. Gordon Gee era quello più elevato. Questi ha rassegnato le dimissioni, dopo parecchie gaffe, dall’università dell’Ohio la scorsa estate in merito a denunce amministrative. Ma da allora è diventato il rettore dell’università del West Virginia.
Nell’indagine eseguita dall’Istituto di studi politici, l’università dell’Ohio si è guadagnata la prima posizione in relazione a quelle che sono state definite le università pubbliche le più diseguali. La relazione ha rilevato che dal 2010 al 2012, l’università dell’Ohio ha versato nelle tasche di Gordon Gee una somma pari a $ 5.9 milioni. Nello stesso periodo inoltre, l’università ha assunto 670 nuovi amministratori, 498 docenti part-time e 45 docenti fissi.  Come mostra lo studio, il debito studentesco nell’università dell’Ohio è cresciuto del 23 per cento più velocemente rispetto alla media nazionale.

Le altre università ad essere nella lista di quelle più diseguali sono le università della Pennsylvania, del Minnesota, del Michigan e di Washington.

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